Donne Elette : la lotta per l’uguaglianza e la parità
Al mio arrivo al CCRE, mi fu affidata la responsabilità della Commissione delle donne elette locali e regionali, la quale era stata creata da alcune donne di eccezione, impegnate nella vita locale europea. Cosi’ ebbe inizio un lungo lavoro, che è continuato, fino al lancio della Carta Europea per l’uguaglianza e la parità e l’Osservatorio della Carta.
Il CCRE è oggi una delle organizzazioni europee più attive nel campo dell’uguaglianza e della parità delle donne e degli uomini ed il fatto che la Presidente sia una donna, Anne-Marie Jorritsma(1), è un simbolo importante.
Alcune donne visionarie furono all’origine di quest’azione del CCRE il cui obiettivo era quello di incoraggiare l’uguaglianza delle donne e degli uomini nella vita locale, soprattutto a riguardo della partecipazione politica. Queste visionarie erano guidate da Fausta Giani Cecchini(2). Fausta fu sindaco di Pisa e Presidente della Provincia. Impegnata in politica fin dalla sua gioventù, fu partigiana e partecipo’ alla lotta antifascista ; divenne dopo una grande federalista, e si impegno’ all’interno della Sezione italiana del CCRE. Noto’ subito che alle riunioni del CCRE non c’erano molte donne ! Nel 1983 organizzo’ una conferenza nella sua città di Pisa, alla quale invito’ le colleghe elette locali e regionali di tutta Europa.
Seguirono altre conferenze : quella di Anversa nel 1986 e quella di San Giacomo di Compostella nel 1988, grazie alla volontà dell’allora segretaria generale del CCRE, Elisabeth Gateau e con il sostegno finanziario della Commissione Europea. La Commissione permanente delle elette locali e regionali del CCRE fu istituita nel 1991.
Nel 1992 ci fu la Conferenza di Heidelberg. Elisabeth Gateau mi chiese di scrivere il progetto di dichiarazione finale della conferenza. Eravamo alla vigilia del Trattato di Maastricht, che avrebbe riconosciuto nei Trattati il principio di sussidiarietà e la creazione del Comitato delle Regioni. I dibattiti ad Heidelberg furono molto animati, specialmente tra federalisti e difensori dell’Europa degli Stati.
Fu in quell’occasione che incontrai varie di queste donne straordinarie che hanno avuto un ruolo fondamentale nel movimento delle donne elette del CCRE : Fausta Giani Cecchini ovviamente, e poi, Beate Weber, Sindaco di Heidelberg, Doreen Fleming e Josephine Farrington(3), Antoinette Pecher(4), le amiche italiane Maria Teresa Coppo Gavazzi e Patrizia Dini, e molte altre..
E’ con Fausta Giani Cecchini e Doreen Fleming che condivisi numerose missioni indimenticabili in Europa dell’est, agli inizi degli anni ’90, dove organizzammo seminari di formazione sui programmi europei e le pari opportunità. La prima di queste riunioni fu accolta da un sindaco polacco, nella sua città di Cieszyn, che si impegno’ subito nel CCRE con un grande spirito europeista : era Jan Olbrycht(5).
Nel 1995 il CCRE organizzo’ a Dublino la V conferenza delle donne elette locali e regionali che accolse per la prima volta numerose partecipanti d’Europa centrale e orientale. Fu una grande soddisfazione (anche un grande lavoro !) veder riunite circa 600 rappresentanti di enti locali e regionali ed istituzioni di 32 paesi, nel magnifico castello di Dublino, dove la cerimonia fu presieduta dalla Presidente della Repubblica Irlandese Mary Robinson e dal Presidente del CCRE dell’epoca, il sindaco di Barcellona, Pasqual Maragall. Il successo fu dovuto anche al sostegno che riuscimmo ad ottenere dalla Commissione Europea (da varie DG ed attraverso vari programmi comunitari) con la testimonianza della presenza del Commissario competente Padraig Flynn.
Josephine Farrington propose in quell’occasione la risoluzione per il rispetto dell’uguaglianza in seno al Comitato delle Regioni ; un’azione che sarebbe poi continuata.
Ho già ricordato le principali ispiratrici di quest’avventura della Commissione elette del CCRE ; ne citero’ altre in seguito. Ma due donne hanno avuto un ruolo fondamentale : Fausta Deshormes et Françoise Gaspard.
Fausta Deshormes(6)ci ha purtroppo lasciato. E’ con lei che ho fatto conoscenza dei meccanismi della Commissione Europea e dei corridoi del Berlaymont (dove risiedeva la Commissione di Delors) e che seguii i primi dossiers per le richieste di sovvenzione (in ECU !).
Un giorno, nel 1996, ricevetti una telefonata di Françoise Gaspard(7), che avevo conosciuto a Dublino, la quale si diceva convinta che la rete europea lanciata dal CCRE alla Conferenza di Dublino poteva rappresentare uno strumento eccezionale per la diffusione e gli scambi di informazioni fra le donne elette locali e regionali europee. Dovevo concepire rapidamente un progetto, come spesso al CCRE ; cosi’ tutta l’equipe si mise al lavoro !
Il progetto, che ricevette il sostegno della CE nel quadro del IV programma di azione comunitario per le pari opportunità, era pluriannuale (1996-2000) e ci permettè di far funzionare quella rete con una lettera di informazione, dei seminari di sensibilizzazione alle pari opportunità prima delle elezioni locali ed uno studio sulla partecipazione delle donne alla vita politica nei paesi membri dell’Unione Europea.
E’ a questo periodo che risale l’incontro con altre attrici dell’azione del CCRE per l’uguaglianza : Rosemary McKenna(8), Joan Taylor(9), Edite Estrela(10),le quali assunsero successivamente la presidenza della Commissione, dopo Fausta Giani Cecchini e continuarono la sua azione, per veder riconosciuto il principio dell’uguaglianza delle donne e degli uomini in seno alle istanze del CCRE.
Vicenta Bosch Palanca (11), che assunse la presidenza dopo Edite Estrela, tradusse le rivendicazioni di queste donne con una frase diventata celebre :
« siamo la metà della terra, vogliamo la metà del cielo e la metà del potere ! »
Con queste parole Vicenta fu acclamata da un’assemblea di donne venute da tutto il mondo alla Conferenza delle Nazioni Unite Pechino+5, a New York, nel 2000. Una riunione indimenticabile, organizzata grazie all’iniziativa della IULA, durante la quale coordinai la partecipazione europea. Quella riunione rappresento’ il primo grande successo per gli enti locali alle Nazioni Unite, poiche’ riuscimmo ad inserire nella dichiarazione finale il riconoscimento del ruolo degli enti locali nel miglioramento della condizione delle donne nel mondo.
Occorreva adesso uno strumento concreto per aiutare gli enti locali in questo processo. La prima tappa fu quella di concepire virtualmente « la città per l’uguaglianza » ; una pubblicazione che raccogliesse le buone pratiche e che potesse ispirare altre città nella promozione delle politiche locali per l’uguaglianza. Realizzammo questo lavoro ancora una volta nel quadro di un progetto europeo e con l’aiuto di uno stagista dedicato alla « causa delle donne », che divenne un prezioso collaboratore : Guilherme !
Il successo della pubblicazione fu la prova dell’interesse degli enti locali per questa nuova tematica, riconosciuta ormai di grande rilevanza nel dibattito democratico. Pensai di condividere con la Presidente ed il nuovo segretario generale del CCRE (arrivato nel 2002), Jeremy Smith, un’idea, che poteva apparire utopica per incoraggiare gli enti locali ad impegnarsi politicamente in favore dell’uguaglianza : la Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita politica locale.
Fu cosi’ che inizio’ la straordinaria storia della Carta del CCRE, la quale non avrebbe potuto diventare realtà senza il sostegno della Commissione Europeaa, che permise l’organizzazione di interminabili riunioni, seminari e conferenze in diversi paesi d’Europa per definirne il contenuto preciso.
Ma la Carta non avrebbe potuto esistere neppure senza la partecipazione attiva delle associazioni nazionali del CCRE, gli eletti ed i responsabili, uniti da un formidabile entusiasmo, né senza la forza di volontà ed il carisma di Vicenta, né (e sopratutto) senza il sostegno e l’energia intellettuale di Jeremy Smith. Quante sere (dopo una giornata di lavoro dedicata ad altre cose, poichè la tematica delle donne elette non costituiva sempre la priorità nel programma di lavoro del CCRE già sovraccarico !) e quante discussioni (sempre molto interessanti !) con Jeremy su ogni piccolo dettaglio o un emendamento proposto sui vari articoli della Carta !
Lanciata agli Stati Generali di Innsbruck nel 2006, la Carta attiro’ subito un grande interesse. Nel 2008, in occasione della Conferenza che celebrava i 25 anni dell’azione del CCRE per l’uguaglianza, più di 500 firmatari della Carta si riunirono nel magnifico Teatro Verdi di Pisa. Eravamo di fronte ad un successo che andava al di là delle nostre aspettative e dei mezzi del CCRE ; gli enti locali chiedevano in effetti di essere accompagnati nel processo di applicazione e di valutazione della Carta.
In questa fase di consolidamento della Carta, in cui si concretizzava la lotta per l’uguaglianza e la parità all’interno delle istanze del CCRE, due altre donne hanno avuto un ruolo fondamentale : Jocelyne Bougeard(12) e Ewa Samuelson(13), fortement appoggiate dalle rispettive associazioni nazionali, la sezione francese e la sezione svedese del CCRE.
E’ grazie all’associazione degli Enti locale Svedesi e sopratutto al suo presidente Anders Knape che abbiamo potuto creare, nel 2012, l’Osservatorio della Carta, con il sostegno del governo svedese, il cui obiettivo è di aiutare allo scambio di esperienze e di buone pratiche fra i firmatari e di permettere, in un secondo tempo, la valutazione della Carta. Una parlamentare tedesca, Franziska Brantner, doveva dimostrare un forte interesse per la Carta, considerandola uno strumento molto innovativo, e fu all’origine di un progetto riguardante la valutazione della Carta e la definizione di indicatori di misura che il CCRE sta attualmente portando avanti con la Commissione ed il Parlamento Europeo.
Più di 1500 enti locali e regionali hanno firmato la Carta ad oggi.(Vi invito a visitare il sito: www.charter-equality.eu).
Sono probabilmente immodesta ma credo che questa azione della Carta, per un po, mi appartiene ; cosi’ come appartiene a quel gruppo di donne (e qualche uomo !) del CCRE che per molti anni hanno creduto alla legittimità di questa battaglia. Questo immenso lavoro è stato possibile grazie al sostegno generoso dei colleghi del CCRE ed ai suoi segretari generali successivi, con i quali ho avuto il grande privilegio di lavorare : Elisabeth Gateau, Jeremy Smith e Frédéric Vallier, che si sono tutti impegnati molto in questo percorso. Ed ovviamente, grazie al contributo dei rappresentanti, eletti e responsabili, delle associazioni del CCRE coinvolti in questa battaglia (alcuni più di altri !).
Con queste colleghe e colleghi, amiche ed amici, è stato possibile creare un quadro di lavoro basato sulla complicità, la condivisione di valori umani e professionali. Un’atmosfera di lavoro particolarmente motivante che ha portato i suoi frutti a livello europeo ma che ha avuto un impatto anche a livello mondiale.
Anne Hidalgo, quando era ancora vice-sindaco di Parigi accanto al sindaco Delanoë (oggi gli ha succeduto alla guida della Città), ha creduto alla Carta dell’uguaglianza del CCRE, l’ha promossa all'interno dei servizi e degli organi della Città di Parigi ed ha voluto, nel 2013, organizzare a Parigi la Conferenza mondiale delle donne elette. Il successo di questa Conferenza, organizzata dalla Città, con CGLU ed il CCRE, ha riportato la questione dell’uguaglianza al centro dell’agenda di CGLU e si è tradotto nell’istituzione della Commissione dell’uguaglianza all"interno dell'organizzazione mondiale.
Da sempre, IULA prima e CGLU dopo si sono impegnate a favore dell’uguaglianza sopratutto grazie agli sforzi della mia collega ed amica del segretariato di Barcellona, Emilia Saiz. Ma, come al CCRE, l’impegno costituiva un principio difficile da mettere in atto nella realtà per la mancanza di mezzi finaziari ed umani.
Oggi, i tempi sono maturi affinchè l’uguaglianza possa costituire un tema di lavoro vero e proprio e che le nostre organizzazioni possano impegnarsi di fatto.
Gli Statuti di CGLU, come quelli del CCRE, riconoscono ormai il principio delle quote per la rappresentanza delle donne nei loro organi di decisione. Vari testi e programmi dell’Unione Europea e di altre organizzazioni internazionali pongono il tema della situazione delle donne al centro delle politiche di sviluppo e considerano l’uguaglianza fra donne e uomini, sopratutto nel quadro della presa di decisione, come un principio fondamentale per la buona governance.
La Carta europea per l’uguaglianza delle donne e degli uomini nella vita locale del CCRE è uno strumento unico e puo’ essere di grande ispirazione per progetti ed azioni da portare avanti in altre parti del mondo.
Da oltre 20 anni sono impegnata e lavoro a favore dell’uguaglianza delle donne e degli uomini in Europa ; desidero continuare a lavorare per questa causa perchè credo che combattere per i diritti delle donne significa combattere per i più deboli e contribuire cosi’ alla giustizia, allo sviluppo e alla democrazia nel nostro mondo.
(1) Anne Marie Jorritsma, sindaco di Almere e presidente del VNG, l’associazione delle municipalità olandesi, è Presidente del CCRE dal dicembre 2014.
(2) Fausta Giani Cecchini fu presidente della Commissione delle donne elette locali e regionali del CCRE dal 1991 (data della sua creazione) al 1995.
(3) Doreen Fleming et Josephine Farrington sono state due figure storiche del CCRE : pur essendo una conservatrice ed una laburista, erano inseparabili nella loro lotta a favore della democrazia locale e dell’uguaglianza delle donne con gli uomini.
(4) Consigliera municipale di Anversa, Antoinette Pecher accolse nella sua città le seconda conferenza europea delle donne elette locali e regionali del CCRE. E’ stata a lungo molto attiva nella Commissione delle elette.
(5) Jan Olbrycht, Sindaco di Cieszyn (Polonia) dal 1990 al 1998, sempre impegnato a livello locale in Polonia, fu eletto al Parlamento europeo nel 2004 e ne è ancora oggi vice-presidente. Fu vice-presidente del CCRE dal 1995 al 2001.
(6) Fausta Deshormes, che entro’ alla Commissione Europea all’epoca dell’Europa dei 6 (paesi fondatori), fu all’origine della politica europea per le pari opportunità e creo’ nel 1977 « Donne d’Europa ». Assunse dopo la Direzione dell’Unita Informazione Donne. Fu nominata Direttrice Onoraria della Commissione nel 1992. Avendo sostenuto l’azione del CCRE per le pari opportunità delle donne e degli uomini fin dall’inizio, ne segui costantemente la sua evoluzione. In tutti questi anni sono stata onorata della sua vicinanza, fino alla sua morte, avvenuta nel febbraio 2013.
(7) Françoise Gaspard, sindaco socialista di Dreux (Francia) dal 1977 al 1983, è stata deputato all’assemblea nazionale francese dal 1981 al 1988 e deputata al Parlamento Europeo. E’ stata anche membro della rete delle esperte della Commissione Europea sulle donne nella presa di decisione, rappresentante della Francia alla Commissione sulla condizione della donne all’ONU e poi esperta del Comitato Cedaw delle Nazioni Unite. Sono solo le tappe più importanti di,una vita dedicata alla lotta per l’uguaglianza e la parità. Partecipo’ alla prima conferenza di Pisa, nel 1983. Le devo moltissimo, come il CCRE, e sopratutto il suo sostegno fedele e la sua preziosa amicizia.
(8) Rosemary McKenna, consigliera locale del Distritto di Cumbernauld e Kilsyth dal 1974 al 1994, divenne membro del Parlamento britannico (nel 1997) e poi del Parlamento scozzese. Fu presidente della Commissione elette del CCRE dal 1995 al 1997.
(9) Joan Taylor, Consigliera della Contea del Nottinghamshire, fu presidente della Commissione elette del CCRE dal 1997 al 1999.
(10) Edite Estrela, sindaco di Sintra, in Portogallo, fu presidente della Commissione elette dal 1999 al 2002. Fu poi eletta al Parlamento Europeo, di cui è stata membro dal 2004 al 2014.
(11) Vicenta Bosch Palanca, sindaco di Bonrepos i Mirambell, fu presidente della Commissione elette del CCRE dal 2002 al 2008. Purtroppo Vicenta ci ha lasciati nel dicembre 2009.
(12) Jocelyne Bougeard, vice-sindaco della Città di Rennes (Francia) è stata presidente della Commissione Elette locali e regionali del CCRE dal 2008 al 2012.
(13) Ewa Samuelson, vice-sindaco della Città di Stoccolma, è presidente della Commissione elette del CCRE dal 2012.