Sandra Ceciarini

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Intervista di Pierre Schapira

Il riconoscimento del ruolo degli enti locali e regionali nella cooperazione per lo sviluppo : lo dobbiamo a Pierre Schapira.

Assessore della Città di Parigi, incaricato delle relazioni internazionali durante il mandato di Bertrand Delanoë, Pierre Schapira ha lavorato a fianco del sindaco di Parigi ed ha ampiamente contribuito a quella che è, oggi, l’immagine di Parigi nel mondo.

 

Ha avuto un ruolo di primo piano nella creazione di CGLU(1), l’organizzazione mondiale delle città che Delanoë ha presieduto, e l’ha accompagnato durante la sua missione di federatore dei sindaci del mondo, per portare la voce delle città all’ONU.

 

Convinto Europeista, fortement ancorato a Parigi e alla vita politica francese, Pierre Schapira è un uomo d’idee ed un uomo d’azione che ha saputo legare perfettamente la sua missione locale con il suo mandato di parlamentare europeo.

 

Membro del Parlamento Europeo dal 2004 al 2009, è conosciuto e riconosciuto sulla scena europea e nel mondo della cooperazione internazionale per aver portato a Bruxelles la voce degli enti locali attivi nella coperazione allo sviluppo poichè ha presentato e fatto votare, nel 2006, il rapporto che ha permesso il loro riconoscimento nella programmazione europea.

 

Quando viene eletto al Parlamento Europeo, e arriva a Bruxelles, nel 2004, Pierre Schapira ha in effetti l’esperienza dell’uomo di decisione di una capitale europea e al suo attivo il lungo processo di costruzione di CGLU, che ha richiesto vari anni di negoziati ed ha raggruppato le due organizzazioni mondiali delle città preesistenti: IULA e FMCU.

 

Lo slancio nato con la creazione di CGLU è ormai nell’aria, portato dalla potenza di 4000 sindaci (2) che hanno inviato il loro messaggio alle Nazioni Unite ed hanno fatto capire alla comunità internazionale che il futuro del mondo è ormai nelle città.

 

E’ in questo contesto che Pierre Schapira propone al Parlamento Europeo un rapporto sugli “Enti locali nella cooperazione allo sviluppo” che porterà al programma Attori non Statali e Autorità Locali (ANE/AL) per il periodo 2007-2013. E’ in questo contesto che è stata creata Platforma (3).

 

Il suo linguaggio diretto, arricchito dalla sua esperienza, ed ogni tanto da un aneddoto particolare, ha fatto la forza dei suoi discorsi a Bruxelles ed aiutato al dialogo con dei rappresentanti che parlavano spesso “il bruxellese” (come dice spesso in modo provocatorio!), e trasmesso un messaggio che non era sempre evidente da far passare!

 

Ho avuto la fortuna di lavorare con Pierre Schapira e di costruire con lui durante questi anni una relazione di fiducia che ci ha fatto condividere dei risultati importanti ed anche delle battaglie difficili durante l’ avventura che ha rappresentato Platforma.

 

Con grande gentilezza ha accettato di rispondere alle mie domande riguardanti il ruolo degli enti locali nella cooperazione allo sviluppo ed il suo rapporto al Parlamento Europeo.

 

Senza quel rapporto gli enti locali di tutto il pianeta non potrebbero beneficiare oggi di un programma specifico volto a sostenere la cooperazione decentrata ed il decentramento nel mondo.

 

1)Sandra Ceciarini: Lei è stato l’autore del rapporto del Parlamento Europeo sul ruolo degli enti locali allo sviluppo. Perchè ha voluto quel rapporto in quel momento?

 

Pierre Schapira : ero stato eletto al Parlamento Europeo nel 2004. Ero assessore alla Città di Parigi, incaricato delle relazioni internazionali dal 2001. Avevo un’esperienza di tre anni della cooperazione internazionale in una città. Al mio arrivo al Parlamento Europeo ho ottenuto un rapporto di iniziativa del Presidente del gruppo socialista dell’epoca, Martin Schultz, sul ruolo degli enti locali e regionali allo sviluppo. Schultz era stato sindaco (4): capiva la mia posizione.

 

Questo rapporto è nato ovviamente in un periodo particolare. CGLU era appena nata, l’organizzazione mondiale delle città. Un movimento particolare era ormai sorto.

 

Il mio rapporto è passato, bisogna dirlo, nell’indifferenza generale al Parlamento. Era un rapporto di iniziativa, dunque non molto importante nella logica interna del Parlamento Europeo. E’ stato votato, e basta!

 

E’ stata la Commissione Europea ad interessarsi a questo rapporto. Ho instaurato un rapporto molto positivo con Stefano Manservisi, ex Direttore Generale di Europaid e sopratutto il Direttore dell’epoca, Aristotele Bouratsis. Abbiamo lavorato molto bene insieme ai responsabili dell’epoca Denis Pourchet e Carlos Cardao. E’ cosi’ che è nato il programma Attori Non Statali/Autorità Locali, per il periodo 2007-2013, dotato di un bilancio di circa 1,6 miliardi di Euro.

 

Aristotele Bouratsis ha avuto un ruolo particolare. Abbiamo intrecciato un rapporto di amicizia e di fiducia. Mi ricordo che al Comitato delle Regioni ha detto che era grazie a me che il programma esisteva. Sono stato molto toccato da quelle parole. In un certo senso avevo vinto la mia battaglia: le città venivano riconsciute per il loro ruolo all’internazionele, come le ONG.

 

Ecco il processo che ha permesso l’evoluzione del ruolo degli enti locali allo sviluppo.

 

Nel mio rapporto avevo detto che bisognava creare una piattaforma per gli enti locali, come Concorde per le ONG.

 

Abbiamo pensato che il CCRE (5) doveva portare Platforma ed abbiamo iniziato a lavorare in tal senso.

 

2) (SC) Quale è il bilancio che trae, 7 anni dopo, del programma ANE/AL che è stato lanciato con il suo rapporto?

 

Pierre Schapira: Sette anni dopo, penso che il programma è ormai ben impiantato sulla scena internazionale.

 

Se tutti gli enti locali sono a conoscenza del programma : questa è un’altra cosa!

 

Il programma è ormai pienamente impiantato alla Commissione Europea e nei paesi poveri del mondo che ricevono questi aiuti dell’Unione Europea.

 

La Comunicazione della Commissione del maggio 2013, approvato nel luglio 2013 dal Consiglio Europeo, riconosce il ruolo politico degli enti locali per lo sviluppo nel mondo.

 

citation

Nel bilancio 2014-2020 il programma, che si chiama adesso Società Civile/ Autorità Locali (SCO/AL), ha un bilancio di 2 miliardi di Euro. Sta ora agli enti locali usarlo, saperlo trasporre nella realtà del territorio dimostrando il loro ruolo nella lotta contro la povertà e la costruzione della democrazia.

 

Dobbiamo ringraziare e rendere un omaggio particolare al Capo Unità della Commissione Europea responsabile di questo programma, Angelo Baglio, che ha avuto un ruolo fondamentale in questo processo.

 

3)(SC): Lei è stato per molto tempo assessore alle relazioni internazionali della Città di Parigi ed è stato particolarmente attivo in materia di aiuto allo sviluppo nei paesi più poveri. Potrebbe citare esempi di cooperazione di cui è particolarmente fiero e di cui anche i Parigini possono essere fieri?

 

Pierre Schapira: Devo dire che non è stata fatta una grande operazione di comunicazione riguardo a tutto cio’.

 

Ma posso dirLe che quando abbiamo fatto il resoconto di mandato con Bertrand Delanoë, sulla cooperazione internazionale, la sala era arcipiena! Si poteva parlare e sentire l’interesse e la sensibilità di molti parigini su questo argomento. Durante il periodo del mio mandato una delle collaborazioni più concrete è stata quella che abbiamo messo a punto con Ouagadougou (Burkina Faso) e Bamako (Mali) sulle organizzazioni delle politiche di salute – il progetto Paris Bamako Ouagadougou (PBO). Abbiamo elaborato un progetto di appoggio allo sviluppo delle strategie municipali per la salute con l’appoggio dell’Unione Europea. Ouagadougou e Bamako hanno cosi’ potuto beneficiare dell’esperienza di Parigi in materia di governance locale per poter assicurare un migliore accesso all’assistenza sanitaria della popolazione.

 

Questo progetto ha permesso al Comune di Ouagadougou di disporre di un piano comunale allo sviluppo sanitario, di rafforzare le competenze dei principali attori per la salute e di creare una direzione comunale per la salute.

 

Abbiamo lavorato insieme per la riuscita del progetto. I funzionari di Ouagadougou e Bamako sono venuti a fare uno stage a Parigi, per un mese, alla Direzione della Sanità della Città di Parigi e dopo hanno fatto uno stage presso la Scuola della Salute Pubblica che si trova a Rennes, e che è stata partner del progetto.

 

Ho voluto parlare di questo progetto che ha avuto un impatto particolarmente importante nella vita della popolazione. Ma Parigi ha portato avanti altri progetti, per esempio un progetto con Abidjan (Costa d’Avorio) e Cotonou (Benin) sul risorbimento delle zone lagunari in seguito al quale abbiamo creato delle zone verdi in queste città.

 

La Città di Parigi porta avanti molti progetti ed iniziative anche nel quadro dell’Associazione Internazionale dei Sindaci Francofoni (6) presieduta dal Sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

 

4) (SC) : Pierre Schapira, a cosa serve secondo Lei la cooperazione internazionale nel mondo di oggi?

 

Pierre Schapira: Nel mondo di oggi, che chiamiamo “mondo globale”, rimangono ancora molti paesi dove esiste una grande povertà che hanno dei bisogni allarmanti in termine di salute, acqua, risanamento, condizioni della vita urbana, ecc. Più la situazione è difficile, più vi sono delle domande importanti. In quei paesi ci sono degli uomini di decisione e degli esperti di qualità; è importante creare le condizioni di un partenariato adeguato ai loro bisogni per sostenerli.

 

Cio’ che manca sopratutto nelle città è la formazione. E la formazione: è fondamentale! Se non c’é un finaziamento del know how sul posto, il trasferimento delle tecnologie non serve a niente!

 

Bisogna che le città dei paesi più ricchi si impegnino a sostenere i loro colleghi nel processo allo sviluppo per assicurare alle popolazioni delle condizioni di vita migliori.

 

L’Europa attraversa oggi un momento difficile, in cui c’è una tendenza al ripiego su se stessi. Non bisogna lasciarsi andare agli egoismi. Abbiamo un dovere di solidarietà verso i paesi più poveri. Bisogna utilizzare i programmi europei e per esempio il programma Società Civile/Autorità Locali per aiutare lo sviluppo ed il decentramento in Africa, in Asia, in America Latina.

 

Pierre Schapira ci ha ricordato la storia del programma europeo che si chiama oggi Società Civile/Autorità Locali e che costituisce uno strumento unico per aiutare lo sviluppo locale e migliorare le condizioni di vita di tanta gente che vivono ancora nella miseria e l’ingiustizia. Senza il suo rapporto, non saremmo arrivati dove siamo!

 

Ho lasciato Pierre Schapira dopo una lunga conversazione, fatta di ricordi (tanti!), di constatazioni soddisfacenti, di riflessioni più o meno positive sulla Francia e l’Europa e anche molte speranze, per il nostro programma!

 

Sono sempre rimasta colpita dalla sua capacità di trasmettere le sue idee in modo semplice e convincente, suscitando rapidamente nel suo interlocutore una complicità ed un’empatia naturali.

 

Uomo di sinistra, sempre disponibile e solidale, Pierre Schapira nutre un’ attenzione per la realtà ed un atteggiamento di umanità verso gli altri, rari in molte personalità del nostro tempo.

 

Un immenso grazie, caro Pierre, per quello che ha fatto e per quello che ci ha dato!

 

Spero che le nostre strade continuino ad incrociarsi e che ci accompagnerà ancora nell’universo della cooperazione internazionale per far vivere “il Suo programma” e propagare il Suo senso della solidarietà.

 

1) CGLU, Città e Governi Locali Uniti è stata lanciata a Parigi al Congresso fondatore del maggio 2004. L’organizzazione è stata presieduta da Bertrand Delanoë dal 2004 al 2010 ed è presieduta oggi dal Sindaco di Istanbul Kadir Topbas.

 

2) E’ il numero dei partecipanti al Congresso di Parigi.

 

3) Platforma è la struttura che porta la voce degli enti locali e regionali presso le Istituzioni europee. Per maggiori informazioni: vi invito a leggere l’articolo sul mio sito e a visitare www.platforma-dev.eu

 

4) Martin Schultz é stato sindaco di Würselen, nella regione della Renania del Nord-Westfalia (in Germania)

 

5) CCRE : Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa, di cui sono stata Direttrice della cooperazione internazionale, che ha accolto il segretariato di Platforma, che ho diretto durante tutti questi anni.Per maggiori informazioni sul CCRE vedere il sito: www.ccre.org

 

6) L’AIMF è l’Associazione Internazionale dei Sindaci Francofoni creata nel 1979 su iniziativa della Città di Parigi. L’AIMF è la rete degli eletti locali di 48 paesi dove il francese è la lingua ufficiale o una lingua parlata ampiamente. Per maggiori informazioni vedere il sito: www.aimf.asso.fr

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