Europa dei Cittadini : Momenti… e Commenti !
Il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa (CCRE – Sezione Europea di CGLU) ha organizzato a Roma, il 15-16 dicembre scorso, in occasione della Presidenza italiana dell’Unione Europea, la Conferenza : « Cittadino nella mia città, Cittadino in Europa ! ».
La Conferenza ha riunito responsabili di enti locali di tutti i paesi membri intorno ad un dibattito sull’Europa, in particolare la cittadinanza europea ed il ruolo dei gemellaggi.
Dope essere stata responsabile dell’organizzazione delle precedenti Conferenze, ho accettato con piacere l’invito del CCRE ad animare une delle sessioni della Conferenza di Roma (sul tema della parità fra donne e uomini , di cui parlero’ nel prossimo articolo).
Questo appuntamento importante per i membri del CCRE mi ha fatto riflettere su alcuni punti che voglio condividere in queste pagine.
► L’importanza di appuntamenti come quello di Roma ed il ruolo del CCRE.
Ho organizzato e partecipato a tantissime riunioni, seminari, conferenze sull’Europa. Ogni volta sono sorpresa di dirmi: “abbiamo parlato del solito sogno, degli stessi ostacoli; ma è stato comunque utile!”. Sono queste infatti le uniche occasioni in cui gli amministratori locali, i rappresentanti delle Istituzioni, i cittadini, possono parlare insieme d’Europa !
La Conferenza di Roma ha ravvivato in me i ricordi delle conferenze sulla cittadinanza e i gemellaggi organizzate nel passato, e i diversi contesti politici nei quali esse si svolgevano.
Nel 2002 la Conferenza che si svolse ad Anversa, grazie all’accoglienza dei nostri amici Belgi (1) ed in particolare l’Associazione Fiamminga del CCRE, riuni’ più di 500 partecipanti. La Conferenza si teneva nel contesto dell’allargamento dell’Unione ai paesi dell’Est e la riuscita di questo processo costituiva la priorità di Bruxelles. La Commissione Europea aveva deciso di rinnovare ed adattare il programma della cittadinanza e dei gemellaggi (2) a questo nuovo contesto, rispondendo alla richiesta dei comuni europei di continuare ad incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla costruzione europea, ma di favorire anche la formazione e gli scambi di esperienze fra gli amministratori locali.
www.twinning.org) e creo’ Platforma nel quadro del programma ANE/AL (leggere l’articolo a questo proposito pubblicato in ottobre).
Infine Rybnik, nel 2011. La Conferenza, che si svolse nel quadro della Presidenza Polacca dell’UE, grazie all’accoglienza dell’Associazione delle Città Polacche(4), du dedicata al tema della « memoria », con l’organizzazione di una cerimonia di commemorazione ad Auschwitz.
Il ricordo di questa cerimonia mi immerge ogni volta in quel momento di comunione che i rappresentanti di tutti i paesi europei condivisero a Birkenau, dopo la visita di Auschwitz, in un silenzio di tomba (5), sotto un cielo freddo e grigio e l’eco dei versi di Primo Levi(6). Le parole del Presidente Schuster(7) e la testimonianza di un sopravvissuto di Auschwitz (8).
Termino’ il suo discorso dicendo: « Oggi mi presento qui davanti a voi, io , il sopravvissuto e l’ex-prigioniero dell’inferno di Auschwitz. Pronuncio queste parole in nome mio ed in nome dei miei compagni prigionieri. Coloro che sono sopravvissuti si preparano ad andarsene. E’ dunque nelle vostre mani che riposa l’avvenire del mondo ».
Infine il simbolo della memoria eterna portato dai rappresentanti di ogni paese europeo che depose una candela sur marmo delle steli del Memoriale.
La Conferenza sulla cittadinanza e i gemellaggi che si è svolta a Roma nel dicembre scorso ha riunito ancora una volta più di 300 sindaci, amministratori locali, rappresentanti di ONG, in un momento in cui l’Unione Europea attraversa uno dei periodi più brutti della sua storia. Mentre i comuni e le città hanno sempre meno risorse a loro disposizione per assicurare l’esercizio delle loro competenze ed i cittadini hanno bisogno di un grande messaggio di speranza !
Il Presidente Emerito del CCRE, Valery Giscard d’estaing, ex-Presidente della Repubblica Francese, ha comunicato ai partecipanti : «Il fossato fra i cittadini e l’Europa è diventato ormai enorme ed i nostri Stati, cosi’ riepiegati sui loro interessi puramente nazionali e di breve scadenza, vi contribuiscono in modo particolare. Più che mai il CCRE, le sue associazioni nazionali e gli enti locali membri devono impegnarsi nel dibattito a favore di un’Europa ambiziosa, efficace, e vicina ai suoi cittadini ».
Una dichiarazione è stata approvata dai membri del CCRE alla fine della Conferenza, che potrete trovare nel sito del CCRE : www.ccre.org
► Il progetto europeo e l’Europa nel mondo
Pochi Europei si rendono conto oggi che la libertà di circolare, studiare, lavorare, in uno spazio di 28 paesi con una moneta comune (l’Euro) per 19 di essi è il risultato di una lunga lotta e di un progetto portato da dei « visionari ». Dopo avec vissuto le atrocità della seconda guerra mondiale quei visionari dissero : « mai più tutto cio’ ».
Oggi la visione di una coesistenza pacifica è diventata una realtà in Europa. Mai l’Europa ha conosciuto un periodo di pace cosi’ lungo.
Il nostro progetto di Unione è unico al mondo. Talvolta suscita timore; ma provoca anche fenomeni di emulazione in altri continenti, di cui non possiamo che essere fieri!
E’ un peccato che i partiti politici nei vari paesi non spieghino di più l’Europa ai cittadini : la sua storia, il suo funzionamento, cio’ che rappresenta ! eccetto nelle situazioni in cui l’Europa diventa un’opportunità, ed in particolare in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo – spiegando raramente i suoi veri poteri – o allorchè si tratta di trovare un colpevole ai problemi che affliggono il nostro continente – attribuendo à Bruxelles tutte le colpe, spesso inappropriatamente !
E’ anche peccato che la stampa non faccia sempre il suo lavoro correttamente e non approfitti della sua posizione privilegiata per diffondere meglio l’informazione sull’Europa ! Ho talvolta l’impressione che molti giornalisti hanno una formazione ed una conoscenza non sempre perfette sull’argomento e si lasciano andare a delle affermazioni talvolta superficiali, allorchè potrebbero dire la verità su molte cose !
In un mondo aperto e globalizzato, il progetto europeo assume oggi un significato ed una portata nuova.
Gli europei devono ridefinire il loro ruolo nel mondo. Devono anche essere d’accordo sui valori che difendono ed il messaggio che desiderano trasmettere. Tutti sono d’accordo quando si tratta dei grandi principi ma la realtà diventa più complicata quando si tratta di applicare delle politiche e passare a delle azioni comuni, concertate !
Ecco perchè non bisogna fermarsi ad una vasta zona di libero scambio ma costruire una Unione politica, una Unione dotata di politiche comuni che permettano agli Europei di far sentire una sola voce. Bisogna spiegare ai cittadini cio’ che l’Europa politica significa, cio’ che puo’ comportare e cio’ che essa ci puo’ apportare !
► Il bisogno di veri Europei !
Ho avuto la fortuna ed il privilegio di conoscere e lavorare (per un periodo) con alcuni di questi visionari che hanno partecipato sin dall’inizio al progetto europeo e che hanno creato il CCRE : Lucien Sergent, Gianfranco Martini, Umberto Serafini.
Questi uomini ebbero l’idea, nel 1951, di creare una organizzazione dei comuni d’Europa poichè pensavano che l’Unione Europea non poteva farsi senza la vera partecipazione dei cittadini.
E’ cosi’ che lanciarono il movimento dei gemellaggi delle città come mezzo di conoscenza e di riavvicinamento dei cittadini di quei paesi che si erano fatti la guerra durante due conflitti mondiali e che l’odio aveva portato verso l’irreparabile.
L’Europa di oggi non è più l’Europa di cinquant’anni fa’ ! Ma molte delle loro affermazioni sono ancora valide.
Lucien Sergent, un signore delizioso di 96 anni (con il quale ho ancora il piacere di avere delle conversazioni particolarmente interessanti ) mi diceva proprio ieri che ogni giorno scrive i suoi pensieri e le sue riflessioni sull’Europa ! Economista, e specialista delle finanze locali, mi parlava della Sua grande ammirazione per Mario Draghi, il Presidente della Banca Centrale Europea, che ha annunciato in questi giorni che la BCE comprerà dei titoli del debito pubblico e privato per rianimare la crescita in Europa. « L’Europa ha bisogno di uomini e di donne di coraggio – mi ha detto – Nella nostra storia (europea) la luce ci è sempre venuta dal sud ! ». Queste parole hanno provocato in me..quasi delle lacrime !
A proposito della luce : a Roma è stata celebrata una cerimonia in Campidoglio in memoria di Gianfranco Martini, con un premio del CCRE per le migliori azioni europee di gemellaggio.
Gianfranco Martini(10) è stato per me un padre spirituale, ma anche un nonno, un confidente, un amico. A più di due anni dalla sua scomparsa penso ogni giorno a lui e mi rendo conto di quanto mi manchi, insieme con le nostre conversazioni quotidiane !
In un libro sull’Europa (11), di cui fu co-autore, Gianfranco Martini ricordava le parole di Jacques Maritain (12): « se un giorno si stabilirà fra i popoli uno stato di pace che merita di essere chiamato come tale, e che sarà durevole, cio’ dipenderà non solo dagli accordi politici, economici e finanziari, nè dai mezzi giuridici di una istituzione sovranazionale che sia capace di assicurarne il coordinamento, ma dall’adesione profonda che sarà stata ispirata nella coscienza degli uomini ».
Dopo gli avvenimenti che hanno sconvolto Parigi, la Francia, l’Europa negli ultimi giorni, questa frase suona come una sfida. Essa pone la questione della pace come obiettivo universale per l’umanità.
Ll’Europa ha più che mai bisogno di uomini e donne che credono all’Unione Europea come progetto politico e che abbiano il coraggio di dirlo e spiegarlo ai cittadini !
Mi ricordo allora quelle parole pronunciate dal Presidente Schuster ad Auschwitz : « Quello che fu perpetrato qui dalla dittatura nazista tedesca appare come impossibile. Eppure si tratta di una insopportabile verità. Non dimentichiamo che la nostra Unione Europea di oggi è nata da queste rovine. L’Europa si é fondata, di fronte a questo spettro, sui principi della libertà individuale , delle Stato di diritto democratico protettore dei diritti dell’uomo ma anche sull’idea della solidarietà reciproca ».
Personalmente credo che gli Europei dovrebbero avere questo messaggio sempre presente, come parte della loro coscienza collettiva, e portarlo sempre nei loro cuori. Si potrebbe iniziare già con il parlarne di più nelle scuole, con dei programmi educativi che in tutti i paesi membri spieghino meglio l’Union Europea e questo progetto che rimane, comunque, unico al mondo !
(1)Il CCRE è rappresentato in Belgio dall’Unione delle Città e dei Comuni Belgi (www.uvcb-vbsg.be), l’Associazione della Città e dei Comuni della Regione di Bruxelles-capitale (www.avcb-vsgb.be), l’Associazione delle Città e dei Comuni Fiamminghi (www.vvsg.be) e l’Unione delle Città e dei Comuni della Wallonia (www.uvcw.be).
(2)Il programma europeo dei gemellaggi fu lanciato dalla Commissione Europe anel 1989, in seguito ad una lunga azione del CCRE, con il voto al Parlamento Europeo del Rapporto di Nicole Fontaine. Da allora, i gemellaggi fanno parte del programma europeo « Europa dei Cittadini » di cui è responsabile la DG Comm della Commissione Europea. Il programma dispone, per il periodo 2014-2020, di 185,4 milioni di Euro : www.eacea.ec.europa.eu
(3)La Sezione Greca del CCRE (Kedke) è attualmente presieduta da Giorgos Patoulis, Sindaco di Amaroussion (Attica). Il segretario generale est Ioannis Mouratoglou, consigliere comunale della città di Edessa. Per maggiori informazioni : www.kedke.gr
(4)L’Associazione delle Città Polacche si trova a Poznan ed è diretta da Andrzej Porawski. Per maggiori informazioni : www.zmp.poznan.pl
(5)Un libretto fu distribuito all’entrata del Memoriale con i testi degli interventi in tutte le lingue per potere evitare ogni traduzione durante la cerimonia.
(6)La poesia di Primo Levi in introduzione di « Se questo è un uomo ». Lessi quei versi in italiano all’inizio della cerimonia ; avevo difficoltà a pronunciare le parole..vennero dopo le letture in francese, inglese, tedesco, polacco, spagnolo.
(7)Wolfgang Schuster, ex-sindaco di Stoccarda, è stato Presidente del CCRE dal 2010 al 2013.
(8)Tadeusz Sobolewics, attore e scrittore polacco, fu internato ad Auschwitz nel 1941 con il numero 23053.
(9)Valery Giscard d’Estaing è stato Presidente del CCRE dal 1997 al 2004, come Presidente della Regione Auvergne.
(10)Gianfranco Martini, padre fondatore del CCRE, nato a Lendinara nel 1925. Di professione avvocato, inizio’ il suo impegno politico a Lendinara, di cui fu sindaco per molti anni. Nel 1953 fece parte della delegazione italiana al Congresso del CCRE, a Versailles. Fondo’ con Umberto Serafini la sua sezione italiana, l’AICCRE, di cui fu il segretario generale fino al 1994. Fervente Europeista e attivo fino alla sua morte, avvenuta nel 2012, è stato per tantissimi anni membro degli organi dirigenti del CCRE et del Consiglio d’Europa, con un impengo particolare : quello a favore dei gemellaggi.
(11)« Piccoli Padri » di Roberto di Giovan Paolo e Gianfranco Martini. Edizioni Iacobelli 2010.
(12)Jacques Maritain : filosofo francese (1882-1973).